Windows 10, l’aggiornamento 20H2 cambierà il browser predefinito
- by Redazione Software
- 21 giu 2020
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Microsoft ha deciso che, a partire da Windows 10 20H2, la nomenclatura degli aggiornamenti semestrali di Windows cambierà: non verranno più utilizzati i nomi dei mesi in cui l’aggiornamento è previsto (come appunto May 2020 Update) perché potrebbero causare confusione in caso di eventuali ritardi. Verranno utilizzate, invece, le sigle con cui normalmente gli aggiornamenti sono chiamati internamente all’azienda come 20H1 o 20H2.
Il significato dovrebbe essere così più chiaro per tutti: Windows 10 20H1 è l’aggiornamento della prima metà del 2020 (’20 Half 1), Windows 10 20H2 quello della seconda metà, il primo aggiornamento semestrale del 2021 si chiamerà 21H1 e così via.
La scelta di Microsoft è saltata all’occhio agli utenti Windows Insider che hanno ricevuto la Preview Build 19042.330. Questa versione è la prima anteprima dell’aggiornamento Windows 10 20H2 che arriverà in via definitiva a tutti gli utenti durante questo autunno e disponibile al momento nel canale Beta di Windows Insider (precedentemente conosciuto come Slow Ring).
Edge Legacy verrà abbandonato definitivamente, come anche il suo motore EdgeHTML, per fare spazio alla nuova versione di Microsoft Edge Chromium, eliminando così la confusione data dall’esistenza di due browser omonimi ma fondamentalmente diversi.
Gli utenti Windows 10 possono già scaricare il nuovo browser della casa di Redmond e gli aggiornamenti all’app vengono già distribuiti tramite Windows Update, tuttavia in una nuova installazione dell’attuale Windows 10 20H1 (anche conosciuto come May 2020 Update) l’ormai abbandonato Edge è ancora presente come app di navigazione web preinstallata.
Edge basato su Chromium sta riscuotendo un enorme successo tra gli utenti. Ad oggi, nonostante sia ancora necessario scaricarlo manualmente e non sia integrato di default in Windows 10, il browser Microsoft ha già il secondo posto nella classifica dei browser più utilizzati al mondo, alle spalle di Chrome e davanti a Firefox di Mozilla.
Fonte: TOM'S HARDWARE